Il laboratorio gratuito per giovani tra i 16 e i 29 anni dedicato all’organizzazione di eventi culturali si è concluso con il sold out dell’evento conclusivo organizzato dai partecipanti
Si è concluso con il sold out dell’Escape Room allestita presso la Cittadella dei Giovani di Aosta, sabato scorso, il laboratorio “Cactus Lab: boost your event”, dedicato a 12 giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni, che aveva come obiettivo principale quello di permettere ai partecipanti di esplorare il mondo dell’organizzazione degli eventi culturali.
Il laboratorio prevedeva lezioni, case history, workshop e la produzione di un progetto finale realizzato in collaborazione con i partner dell’iniziativa. In un primo momento, infatti, i ragazzi e le ragazze hanno avuto l’opportunità di conoscere e confrontarsi con le diverse realtà culturali e giovanili che operano in Valle d’Aosta, in una serie di incontri formativi. Successivamente sono stati inseriti attivamente nella macchina organizzativa del Cactus International Children’s and Youth Film Festival, dove hanno avuto l’occasione di mettere in pratica le competenze apprese in un contesto dinamico e internazionale. Infine, a conclusione delle attività, i ragazzi si sono cimentati nell’ideazione di un evento pubblico inedito – “Il cuore della montagna”, una Escape Room a squadre che ha fatto registrare il tutto esaurito in pochi giorni – da loro interamente pensato e realizzato, per mettere in pratica quanto acquisito durante l’intero percorso.
“Le attività del Cactus Film Festival non si limitano alla sola manifestazione cinematografica – spiega l’ideatore del progetto, Alessandro Stevanon – ma si completano all’interno di un percorso che non si ferma mai e che, alimentato e curato, non fa che affondare sempre di più le radici, crescere, preparare nuovi getti e sorprendere con fioriture straordinarie. È in questo senso che nascono i Cactus Lab, laboratori dedicati a diverse fasce di età. Con il laboratorio “Cactus Lab: boost your event”, i partecipanti hanno potuto mettersi in gioco come singoli e come parti di un gruppo, accompagnati da professionisti che hanno messo l’esperienza e il lavoro nel proprio campo a disposizione dei giovani, facendosi mentori, maestri e guide e – molto spesso – imparando in prima persona dal confronto intergenerazionale”.
La premiazione finale si è svolta sabato scorso alle ore 19.30 presso la Cittadella dei Giovani di Aosta: in palio per i vincitori c’erano i premi offerti dagli sponsor individuati dai ragazzi stessi, vale a dire Aosta Valley Card, Librerie BrivioDue, Centro Studi TTS, Le Coin Gourmand, Skyway Monte Bianco e Yogorino. A vincere sono stati i “Celti la qualunque”.
Soddisfatti tutti partecipanti: “Esperienza davvero intensa e arricchente”
“Personalmente sono molto contenta del percorso che abbiamo fatto – spiega una delle partecipanti, Luce Sophie Pastoret – sia per quanto riguarda i momenti formativi che il progetto in generale. Gli incontri hanno spaziato tra ambiti diversi (teatro, cinema, eventi, comunicazione, ecc.) e hanno incluso sia parti teoriche frontali che interattive e di dialogo, che parti pratiche. E il progetto nel complesso è stato completo secondo me perché ha unito le due parti, con la possibilità di realizzare in prima persona un evento meno complesso, ma comunque molto interessante, dall’inizio alla fine”.
“Il momento formativo in Cittadella con i vari esperti dei settori è stato molto interessante e utile”, ha confermato Veronica Pirana. “Personalmente mi ha fatto scoprire tante piccole cose che come pubblico si danno per scontato, ma in realtà ad ogni minimo dettaglio c’è un ragionamento ben studiato. Infatti, abbiamo imparato a realizzare un evento dalle basi, dal perché lo si vuole fare al come farlo.Durante il Cactus Film Festival in Piazza Chanoux, abbiamo avuto l’opportunità di essere a stretto contatto con un vasto pubblico, dai più piccoli ai più grandi, con vari compiti.Per quanto riguarda, invece, il momento dell’evento organizzato da noi ragazzi, è stato abbastanza impegnativo ma ne è valsa la pena. Ci sono stati momenti di tensione e disaccordi perché tutti avevamo tante idee, tutte molto belle, ma purtroppo non tutte potevano essere messe in pratica in un solo giorno. Adesso, finito tutto e guardando indietro, posso solo ritenermi molto soddisfatta di quello che abbiamo costruito insieme. Esco da questa esperienza con nuove conoscenze e amicizie”.
“Le lezioni che abbiamo seguito con i professionisti sono state importantissime per comprendere qual è tutto il lavoro che c’è dietro alla costruzione di un evento”, ha aggiunto Francesca Zaramella. “Si parte da un’idea, condividendola con il proprio gruppo la si fa crescere e la si mette anche in discussione, fino ad arrivare al giorno della manifestazione in cui si vedono i frutti dei propri sforzi. Come gruppo abbiamo anche partecipato come staff ai tre giorni del Cactus Film Festival in piazza Chanoux, dunque siamo entrati nel vivo della manifestazione e ci siamo messi in gioco. Infine, abbiamo messo in pratica le informazioni imparate nei mesi precedenti creando il nostro evento. Abbiamo quindi deciso di organizzare un’escape room, affrontando con l’aiuto di Alessandro Stevanon gli aspetti più critici ma addentrandoci nel mondo dell’organizzazione di eventi per la prima volta da soli. Nel complesso è stata un’esperienza formativa unica nel suo genere che sicuramente rifarei se ne avessi la possibilità”.
“Il corso a cui abbiamo partecipato è stato molto istruttivo ed esaustivo”, ha concluso Michele Peloso. “Mi ha permesso di ampliare lo sguardo su molti aspetti e comprendere la complessità che vi è dietro ad ogni evento, il mettere d’accordo tutte le idee e il cercare di realizzare al meglio. Abbiamo anche partecipato come staff al Cactus Film Festival in Piazza Chanoux e questa esperienza mi ha permesso di vedere l’organizzazione e il clima di un evento diverso. Al termine del corso ci è stato chiesto di realizzare un evento nostro, con i nostri alti e bassi abbiamo realizzato una Escape room con vari premi per le squadre e al termine un aperitivo. Un grande ringraziamento va ad Alessandro Stevanon per averci permesso di entrare in questo mondo e mettere in pratica tutto ciò che si ha imparato dagli esperti delle varie associazioni”.
Il progetto è stato finanziato dall’Assessorato Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali della Regione autonoma Valle d’Aosta tramite l’Avviso pubblico “3-2022” e realizzato in collaborazione con il Comune di Aosta, CSV Valle d’Aosta e la Cittadella dei Giovani.
